Promo spettacolo “Coppia aperta quasi spalancata” – 6/15 ottobre

produzione Teatro della Cooperativa
di Dario FoFranca Rame
con Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno
regia Renato Sarti
scene e costumi Carlo Sala
musiche Carlo Boccadoro
disegno luci Luca Grimaldi
durata dello spettacolo 65 minuti

Dario Fo e Franca Rame hanno scritto “Coppia aperta, quasi spalancata” nel 1982, in un periodo in cui l’Italia, grazie ai movimenti di contestazione e soprattutto al contributo di quello femminista, cominciava a svincolarsi dal giogo clerico fascista, come aveva dimostrato l’approvazione delle leggi sul divorzio, l’aborto e l’annullamento del delitto d’onore. Si dovrebbe dedurre quindi che “Coppia aperta, quasi spalancata” sia oggi un testo superato? Assolutamente no. Secoli di repressione e di machismo non spariscono al primo colpo di tosse. Per di più negli ultimi vent’anni le forze reazionarie hanno cercato di minare alla base i grandi mutamenti culturali e le conquiste civili ottenute. Se è vero, anche se qualcuno si illude del contrario, che le lancette della storia non si possono portare indietro, è altrettanto vero che il testo è sempre attuale e porta il pubblico, soprattutto quello maschile, a riconoscersi nel personaggio in scena e a dire: “Caspita, ma quello sono io”.
Bisogna anche avere il coraggio di ammettere che quel tentativo di coppia aperta, di “corna democratiche”, non è riuscito e in una buona parte è quasi sempre naufragato nell’ipocrisia.
“Eh sì, bisogna dire che la coppia aperta ha i suoi svantaggi. Prima regola: perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola: quella del maschio! Perché se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti ci sono le correnti d’aria!”
Mettere in scena oggi questo spettacolo significa non solo ricordare un’attrice, una donna straordinaria che ha dato tanto a tutti noi e ha pagato fino in fondo le sue scelte, ma anche rendere omaggio alla sua intelligenza e al suo talento. Proprio perché il compito non è dei più semplici, ci siamo affidati alla bravura e alla verve di Alessandra Faiella che, grazie ai recenti successi e la grande maturità attoriale raggiunta, è una delle regine del “far ridere facendo pensare”, erede di quella tradizione che ci ha regalato personaggi straordinari come Tina Pica, Franca Valeri, Mariangela Melato e Lella Costa.
Sul palco, accanto ad Alessandra, che ha avuto la fortuna di lavorare all’inizio della sua carriera proprio con la coppia Fo-Rame ne “Il Papa e la strega” e di ricevere il generoso aiuto di Franca per la messa in scena di “Sesso? Grazie, tanto per gradire!”, c’è un attore d’esperienza come Valerio Bongiorno, capace di superare la caratterizzazione brillante, ed esteriore, e di dare al ruolo del marito il giusto spessore.
A dirigerli Renato Sarti, interessato a sottolineare la forza comunicativa e l’attualità di questo testo che, anche se procede con il passo grottesco della commedia, in un susseguirsi continuo di dialoghi serrati, situazioni ai limiti del paradosso e colpi di scena tragicamente comici, parla delle dinamiche sentimentali che legano una coppia oggi come ieri. Un testo che denuncia l’arretratezza emotiva, culturale e affettiva di certi uomini “sempre arrazzati” e soprattutto pronti a menar le mani, quando non a far di peggio, e valorizza la sensibilità e l’ironia di donne come Antonia, eroina di tutte le mogli tradite e trascurate, capace di dire: “Tutte ’ste storie di letto, letto, sempre letto! Con tutti i mobili che ci sono per casa…”.

Per informazioni > distribuzione@teatrodellacooperativa.it

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