[Il Giorno] Voi tagliate i fondi, noi andiamo al Tar
da Il Giorno (ed. Metropoli), 06/06/2014 pagina 9
SESTO «LA NOSTRA È UNA CAUSA PILOTA. IN TANTI HANNO LO STESSO PROBLEMA»
I trentatrè Comuni del Consorzio bibliotecario contro la Provincia.
di LAURA LANA – SESTO SAN GIOVANNI – I TAGLI della Provincia alle biblioteche finiscono al Tribunale amministrativo. A presentare ricorso al Tar è stato il Consorzio sistema bibliotecario Nord Ovest (Csbno), che riunisce 33 Comuni da Sesto a Legnano, gestisce 40 sale di lettura, un patrimonio di 1.300.000 materiali e conta 200 dipendenti pubblici (contratto Enti locali). L’ azienda ha già richiesto l’ accesso agli atti, mentre Palazzo Isimbardi non si è ancora costituito in giudizio. «CONTESTIAMO il mancato versamento dei fondi: secondo noi è stata violata la legge regionale che eroga risorse alla Provincia perché le trasferisca alle reti bibliotecarie – spiega il presidente del consorzio Nerio Agostini – La nostra vittoria aprirebbe una breccia. Ad esempio, a Mantova si trovano nella stessa situazione. La nostra potrebbe essere una causa pilota». Dai Comuni del Nord Ovest inizia la battaglia per dire no ai tagli alla cultura. Nei mesi scorsi la Provincia ha soppresso i 380mila euro di contributo che riceve annualmente dalla Regione. Una decisione senza preavviso, con un impatto non solo sul 2014 ma anche sul bilancio 2013. Una riduzione del 73% dei finanziamenti che, per il Csbno, scendono da 144 a 38mila nel 2013. Una somma che non fa certo tremare un conto economico complessivo da 3,5 milioni, ma che ha comunque suscitato la reazione delle amministrazioni. «Nonostante le difficoltà, abbiamo chiuso il consuntivo in utile e il bilancio di previsione in pareggio – commenta il direttore generale Gianni Stefanini – Per scrupolo abbiamo effettuato accantonamenti in un fondo rischi e oneri, se il Tar dovesse darci torto». Il cda, cinque membri, lavora praticamente in regime di volontariato: sospeso il gettone di presenza a 30 euro
lordi per interpretazioni della normativa nazionale, è previsto solo un rimborso spese. Un «atto d’ amore», per citare Agostini che non nasconde una complessità che va oltre il taglio dei fondi. Perché, al di là dei conti da far quadrare, c’è tutto un sistema da ripensare e un ruolo, quello delle biblioteche, da rivedere. Basta pensare che su un bacino di 800mila abitanti, solo 90mila sono gli utenti attivi: il 12,5%, poco più della media nazionale. Tuttavia, l’ indirizzo politico
di sindaci e consiglio di amministrazione è stato chiaro: va mantenuta la gratuità del servizio. A FINE MESE partirà una campagna di fundraising. Una tessera sostenitore da 10 euro, con cui usufruire di sconti e poter prendere in prestito riproduzioni di opere d’ arte contemporanee, da Emilio Tadini a Giorgio Seveso: 50mila euro di investimento, l’obiettivo è coprire i costi fissi e pareggiare i mancati trasferimenti provinciali.
laura.lana@ilgiorno.net.
LANA